“La sopravvissuta”. Ogni volta che termino una chitarra, l’emozione di ascoltarla per la prima volta è sempre viva. Anche se ancora giovane, la sua voce racconta già molto delle scelte fatte in fase di costruzione.
Ogni strumento ha il suo carattere, le sue incognite. Ogni creazione in fondo é un atto di magia.
Questa era pronta….Bella, armonica e sensibile.
Poi — un attimo di disattenzione — ed è volata a terra 😱.
La tavola si è crepata in più punti.
Ma è tornata e canta.
Oggi si chiama “La Sopravvissuta”.
Le sue cicatrici si vedono, sì — ma è proprio da lì che passa la sua storia.
Il suono è rimasto autentico. Il carattere, forse, anche più forte di prima.
1 mese ago